Achille Emperaire Questo curioso ritratto di Achille Emperaire è una delle tele più ardite del periodo romantico di Cézanne, essa testimonia l’affetto che Cézanne poteva avere per questo pittore. Il soggetto è collocato in una posizione regale, su un trono sormontato dal suo nome scritto in lettere d’oro. Achille Emperaire resterà sempre amico di Cézanne, che diceva di lui: “Un’anima ardente, dei nervi d’acciaio, un orgoglio di ferro in un corpo deforme, una fiamma di genio in un focolare sbilenco, un misto di Don Chisciotte e Prometeo”. Il ritratto di Achille Emperaire viene rifiutato al Salon del 1870 e schernito dalla critica e dalla stampa. In una rivista, il caricaturista Stock punzecchia Cézanne e fa un ritratto di lui circondato da due suoi quadri: uno è il ritratto di Emperaire e l’altro un nudo oggi perduto. La caricatura è accompagnata da questo testo: “Courbet, Manet, Monet, e voi tutti che dipingete con una spatola, un pennello o con qualsiasi altro strumento, siete superati. Ho l’onore di presentarvi il vostro maestro: il signor Cézanne (sic)”. Paul Cézanne soffrì molto di queste critiche e incomprensioni, perché nemmeno i suoi amici più vicini comprendevano bene il suo lavoro. Diventò allora sempre più solitario, elaborando ancora di più le sue audaci composizioni.